In attesa del calendario delle rievocazioni 2013

Mentre aspettiamo le date delle rievocazioni storiche del 2013 alcune fotografie scattate nelle scorse edizioni possono far comprendere la realtà di questi eventi che coinvolgono numerosi spettatori attratti dal rivivere in modo pacifico pezzi di storia perfettamente reinterpretati da attori di tutte le età. Le più famose rievocazioni si svolgono:

  • Pastrengo (Carica dei Carbinieri 30 aprile 1848);
  • San Martino della battaglia (battaglia 24 giugno 1859);
  • Verona;
  • Rivoli (battaglia del 14 gennaio 1797);
  • Peschiera (30 maggio 1848);
  • Calmasino (29 maggio 1848);
  • Villafranca ( Battaglia di Santa Lucia 6 maggio 1848);
  • Legnago;
  • ecc.

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Le Mura di Verona e i Forti Austriaci diventano di proprietà comunale

Passano nelle mani del comune i forti asburgici di Santa Caterina, al Pestrino, il forte John o Preare a Montorio, il forte Lugagnano e poi il Sofia, in via San Leonardo, fra Borgo Trento e la strada dei Colli. Inoltre vanno aggiunti anche Castelvecchio, le mura magistrali, i bastioni, i fossati, le torri e le rondelle.

Per informazioni cliccate il link qui sotto:

http://www.larena.it/stories/dalla_home/445298_mura_e_forti_alla_cittora_c_la_firma/?refresh_ce

Da Botticelli a Matisse – Volti e Figure

L’evento si terra presso il palazzo della Gran Guardia in piazza Bra a Verona dal 2 febbraio al 1 aprile 2013, tra gli artisti esposti nomi di grande prestigio come Tiziano, Rubens, Tintoretto, Van Gogh, Monet, il Veronese e molti altri ancora.

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Per informazioni cliccate sul link qui sotto:

http://www.mostralouvreverona.com/italiano/verona-mostra-raffaello-van-gogh.html

Presentazione

Ciao a tutti questo blog nasce con l’intento di far conoscere un patrimonio storico e naturalistico poco valorizzato: “La Terra dei Forti”.

Il territorio di Rivoli che si affaccia sulla Val d’Adige, protetto dalle catene montuose alpine a pochi passi dal lago di Garda è soggetto al passaggio di un grandissimo flusso di persone e di merci, può essere considerato la porta dell’Italia verso l’Europa o viceversa il teatro d’ingresso verso il bel Paese per coloro che giungono da Nord. Questo teatro ricco di storia è coronato da una magnifica scenografia naturale dal monte Baldo a Ovest, dalla Lessinia a Est e non da meno dalle tranquille acque del secondo fiume italiano, l’Adige. A tutta questa meraviglia nel XX secolo furono aggiunte numerose fortificazioni che rafforzano lo splendore di questo luogo. E’ innegabile che le strutture difensive auspichino che Rivoli fu teatro di guerra e luogo strategico ambito da diversi dominatori nei secoli che furono, ciò non toglie che in un periodo di pace questi luoghi debbano essere considerati patrimonio architettonico e storico da conservare, valorizzare e far conoscere alle future generazioni, presentandoli come luoghi della memoria ma con funzioni culturali e di aggregazione e non come trascurati ruderi pericolosi e inaccessibili.

Forte Chiusa Veneta

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Il Forte Chiusa Veneta (115 m.s.m.) sorge in uno dei punti più strategici di tutta la Val d’Adige, date le caratteristiche morfologiche del territorio il passaggio risulta già fortificato da madre natura. Non fa quindi scalpore pensare che prima della costruzione del Forte Chiusa, avvenuta tra il 1849 e il 1851, esistesse già un fortilizio utilizzato dalla Serenissima Repubblica di Venezia come Dogana Veneta per il controllo delle merci transitanti via terra e via fluviale. Il nuovo progetto (visibile nella pianta austriaca qui sopra) era strutturato su due piani e si estendeva dalla parete del monte fino all’ansa dell’Adige. Due casamette con batterie erano destinate al controllo del passaggio della direttrice nord-sud, mentre una caponiera semicilindrica si affacciava verso ovest ossia sul fiume. I muri perimetrali inoltre erano adibiti ad ospitare la fucileria. Oggi il forte risulta sbrecciato nella zona di passaggio della strada carrabile, inizialmente quest’apertura non esisteva, il passaggio della strada si inseriva direttamente nel forte attraverso un’apertura ad arco. Dal 1857 anche la strada ferrata, che oggi segue un’altro percorso, aveva il passaggio obbligatori attraverso il forte. La ferrovia poteva venire interrotta abbattendo il ponte sul fossato di protezione, anche il percorso della strada carrabile era vincolato al passaggio su due ponti levatoi. Il forte si presenta come una perfetta dogana da cui si è obbligati a passare. Questo forte assieme ai forti Wohlgemuth, Hlawaty e Mollinary fa parte del progetto austriaco di controllo della zona Rivoli Ceraino realizzato tra il 1849 e 1852.

Riproduzione della chiusa in epoca veneziana
Riproduzione della chiusa in epoca veneziana

Das Fort Closed Veneta (115 m ü.M.) befindet sich in einer der strategisch wichtigsten aller Val d’Adige, angesichts der Beschaffenheit des Geländes der Übergang bereits von Mutter Natur wird gestärkt entfernt. Es ist dann nicht rühren zu denken, dass vor dem Bau des Fort Lock, die zwischen 1849 und 1851 stattfand, gab es bereits eine Festung, die von der Republik Venedig als Zollhaus für die Kontrolle von Gütern im Transit durch Land und Fluss verwendet. Das neue Projekt (sichtbar im österreichischen Werk oben) wurde auf zwei Etagen gebaut und sich von der Wand des Berges, um die Biegung der Etsch. Casamette mit zwei Batterien wurden entwickelt, um den Durchgang von der Nord-Süd steuern, während eine halbzylindrische caponiera nach Westen, die auf dem Fluss ist. Die Wände wurden auch verwendet, um das Gewehr zu hosten. Heute ist die Festung in der Passage der Einfahrt verletzt wird, zunächst gab es diese Öffnung wurde die Passage von der Straße direkt in die Festung durch eine gewölbte Öffnung eingefügt. Seit 1857 auch die Bahn, die nun folgt einen anderen Weg, hatte die obligatorische Passage durch die Festung. Die Eisenbahn gestoppt werden konnte Absenken der Brücke über den Burggraben des Schutzes, wurde der Weg der Einfahrt verpflichtet, auf zwei Zugbrücken fort. Die Festung sieht aus wie eine perfekte Bräuche aus der Sie verpflichtet, übergeben werden. Diese starke zusammen mit starken Wohlgemuth, Hlawaty Mollinary und ist Teil der österreichischen Regelzone Rivoli Ceraino zwischen 1849 und 1852 gebaut.

Disegno della chiusa prima della demolizione
Disegno della chiusa prima della demolizione

Forte chiusa

Forte Hlawaty o Ceraino

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Questa fortificazione fa parte della schiera difensiva di sinistra Adige, è il secondo dei tre fortiper disposizione altimetrica sul monte Pastello (236 m.s.m.). Il forte Hlawaty costruito in pietra locale (Rosso Ammonitico) è intitolato all’architetto militare Johann von Hlawaty attivo nei progetti delle fortificazioni della città scaligera e di alcuni forti. I lavori di realizzazione del forte durarono due anni 1850-51. La struttura è interessante perché si adatta perfettamente alla montagna, il perimetro risulta quindi irregolare. La costruzione è stata ideata per dialogare con i forti di Monte e di Rivoli incrociandone il tiro, tuttavia la maggior protezione è rivolta a Nord con le cannoniere in casamatta con strato di terra battuta di due metri. Verso Sud furono progettate le zone di “servizio” come: la raccolta dell’acqua piovana incanalata verso apposite cisterne da canalette e pozzetti. Il forte ora in stato di abbandono ha mantenuto la sua perfetta struttura sembra quasi il tempo si sia fermato al suo interno, una visita effettuata prestando attenzione porta il fruitore a conoscere suggestive sale interne, magazzini, cannoniere tutti collegati da bei corridoi e scale dalla interessante manufattura. Il forte difendeva la vallata con un armamento di quindici bocche da fuoco.

Diese Festung ist Teil der Immunabwehr links Adige, ist die zweite von drei fortiper Verfügung Höhe auf dem Mount Pastel (236 m.) Die starke Hlawaty im lokalen Stein (Red Ammonitico) gebaut, um den militärischen Architekten Johann von Hlawaty aktive Projekte in der Befestigungsanlagen der Stadt Verona und einige starke berechtigt. Die Bauarbeiten der Festung dauerte zwei Jahre 1850-51. Die Struktur ist interessant, weil es perfekt auf den Berg, ist der Umfang daher unregelmäßig. Das Gebäude wurde entwickelt, um mit dem starken und dem Monte di Rivoli incrociandone der Schuss interagieren, jedoch ist, desto mehr Schutz für den Norden mit dem Schützen in Kasematten gegeben mit einer Schicht aus Lehm als zwei Meter. Süd Zonen wurden auf “Service”, wie Regenwassernutzung Tanks geleitet, um die entsprechenden Kanäle und Brunnen entworfen. Die Festung jetzt in einem Zustand der Verwahrlosung beibehalten hat seine perfekte Struktur scheint die Zeit still innen, stand ein Besuch durch die Aufmerksamkeit führt den Betrachter zu charmanten Speisesälen, Lagerhallen, Kanonenboote allem durch schöne Fluren und Treppen von der interessanten verbunden wissen, Manufaktur. Die Festung verteidigt das Tal mit einer Bewaffnung von fünfzehn Kanonen.DSC_0017Ceraino